Conto bancario offshore

Aprire un conto bancario offshore significa aprire un conto in una giurisdizione diversa dal paese di residenza del titolare del conto. Il termine offshore indica letteralmente “al largo della costa”, riferendosi alle giurisdizioni extra-territoriali che offrono un’ampia gamma di servizi finanziari.

È comune che il termine “offshore” sia associato a qualcosa di illecito, spesso attraverso fonti mediatiche come la televisione o il web. In realtà, aprire un conto bancario societario o personale all’estero è perfettamente legale. Non è il conto in sé ad essere illecito, ma piuttosto il suo utilizzo improprio.

Come si apre un conto bancario offshore?

Aprire un conto bancario offshore può offrire vantaggi sia a livello personale che societario. Ci sono due tipi di conti offshore:

1. Conto corrente personale
2. Conto corrente societario

La decisione su dove tenere i propri fondi dipende dall’utilizzo che se ne vuole fare. Tuttavia, aprire un conto bancario offshore in un paradiso fiscale presente nella blacklist potrebbe non essere una scelta saggia, poiché compromette il potenziale utilizzo dei fondi.

Ci si potrebbe ritrovare con fondi all’estero difficilmente utilizzabili per acquistare proprietà immobiliari, avviare un’attività commerciale o per qualsiasi altra finalità.

Prima di agire, è importante valutare gli obiettivi specifici per cui si apre un conto offshore piuttosto che il suo costo annuo.

Quali paesi migliori per aprire un conto all’estero?

Non c’è una risposta universale a questa domanda. Fino al 2017, la Svizzera era considerata la nazione più importante per la segretezza bancaria. Tuttavia, dopo lo scandalo dei Panama Papers, anche la Svizzera ha perso qualsiasi forma di protezione a tutela dei propri correntisti.

Il Common Reporting Standard (CRS) è uno strumento utilizzato dai governi per verificare in tempo reale i conti correnti aperti all’estero da qualsiasi individuo. Attualmente, più di 150 paesi aderiscono al CRS.

Se si vuole nascondere denaro o mantenere l’anonimato, aprire un conto in banca nella propria città o in Sud Africa potrebbe essere uguale ad aprire un conto offshore. Questo perché in entrambi i casi lo scambio di informazioni bancarie rende il conto visibile a qualsiasi ente governativo.

Aprire un conto offshore in un paradiso fiscale potrebbe offrire una maggiore privacy sul proprio conto, poiché in molti casi non viene applicato il CRS tuttavia, il suo utilizzo dei fondi è spesso limitato.

Se l’obiettivo non è quello di prelevare contanti e portarli in aereo con i limiti di 10.000€ a tratta e i costi di conversione spesso importanti, questa non è una soluzione praticabile.

Costi

I costi di apertura di un conto bancario offshore possono variare da 500 a 2000 euro, a seconda del servizio e della tipologia di conto scelta. L’importo minimo richiesto per depositare all’interno di questi conti varia a seconda se si tratta di una società o di una persona fisica.

Per le società, l’importo minimo di deposito richiesto è quasi sempre zero, mentre per le persone fisiche può variare da un minimo di 500 a un massimo di 50.000 euro.

I costi di mantenimento, invece, sono generalmente molto bassi. Nel caso di un conto societario dedicato a una startup, non ci sono costi di alcun tipo. Per i conti personali, potrebbero esserci i costi di conversione valutaria, che variano a seconda della valuta e banca del paese.

I nostri servizi di apertura conto bancario offshore

Operiamo in oltre 40 paesi, compresi gli Stati Uniti, il Regno Unito e i principali paradisi fiscali internazionali. Se sei interessato, ti invitiamo a contattarci per un preventivo o per maggiori informazioni.